Quando si parla di terapie naturali, essendo un campo in piena espansione, spesso si fa fatica a distinguere mode passeggere da veri e propri passi avanti. E questo potrebbe essere il caso della berberina (BBR): un composto vegetale dal colore giallo intenso che oggi trova ampio spazio nel trattamento di disfunzioni metaboliche, dal colesterolo al diabete fino a problematiche di peso.
Gli ottimi risultati e le ricerche scientifiche confermano la sua validità indicandola come un rimedio che continuerà a essere protagonista nelle terapie erboristiche ancora a lungo. In questo articolo ti spieghiamo, in breve cos’è, quando è utile e perché usarla.
Berberina: un rimedio dall’antichità alla nutraceutica contemporanea
Viene estratta da diverse piante della famiglia delle Berberidaceae, specialmente dalla Berberis Aristata che ne è molto ricca e che, a dispetto del nome è originaria della regione indiana.
Infatti, anche se ultimamente è molto in voga la Berberina ha una lunga storia alle spalle: i primi usi della Berberis Aristata risalgono a diversi secoli fa, nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC) che l’aveva adottata per curare disturbi gastrointestinali come dissenteria e parassiti intestinali. In India, nella tradizione Ayurveda, si utilizzava invece come rimedio per infiammazioni esterne: occhi, bocca e malattie della pelle.
Seppure in maniera minore, anche nel Medioevo europeo le piante ricche in BBR erano usate per trattare infezioni e febbri. Tra l’altro, il suo caratteristico colore giallo acceso ha fatto sì che in passato fosse usata anche come colorante naturale.
Oggi la berberina ha trovato nuova vita grazie alle sue proprietà multifunzionali ed è ormai ampiamente usata nella nutraceutica come integratore per tutte quelle persone che necessitano di:
- Ridurre glicemia nei casi di prediabete o diabete di tipo 2.
- Regolare i livelli di colesterolo e trigliceridi.
- Supportare la perdita di peso.
- Sostenere la funzione epatica.
- lenire infiammazioni legate a patologie metaboliche, supportando il microbiota intestinale.
Come avviene tutto questo ?
In sostanza la berberina agisce come una sorta di “interruttore”, regolando energia e metabolismo delle cellule. La sua efficacia sembra essere legata alla capacità di attivare una proteina chiamata AMPK che influisce ad ampio spettro sui processi metabolici.
Quando e perché assumere berberina
La berberina è quindi un composto particolarmente utile per tutti i soggetti affetti da squilibri metabolici lievi e moderati, soprattutto nelle fasi iniziali d’insorgenza del disturbo. Di seguito vediamo i suoi principali benefici:
Dal punto di vista del controllo glicemico, migliora la sensibilità all’insulina e riduce l’assorbimento del glucosio nell’intestino e contribuisce a mantenere più stabili i livelli di zucchero nel sangue.
È conclamato il suo effetto ipolipemizzante: è in grado di abbassare i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi, mentre favorisce l’aumento del colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo buono).
Quest’azione sul controllo dei grassi fornisce da un lato una protezione cardiovascolare che opera sulla riduzione della pressione arteriosa e dell’aggregazione delle piastrine. Dall’altro stimola la funzionalità epatica, prevenendo steatosi (il “fegato grasso”) e accelerando processi di autofagia cellulare che eliminano sostanze tossiche.
Un rilevante vantaggio, strettamente collegato alla protezione del fegato e alla gestione del glucosio, è l’azione benefica sul microbiota intestinale: influenzando positivamente la composizione della flora, la BBR migliora l’assorbimento dei nutrienti e previene infiammazioni croniche a basso grado implicate nella sindrome metabolica.
Infine, data soprattutto l’azione sul microbiota, la berberina si è dimostrata un utile supporto contro l’invecchiamento cellulare. Attivando meccanismi di detossificazione cellulare, riparazione genetica e anti-aging.
Alla luce di queste proprietà, assumere integratori a base di berberina può essere un metodo utile e naturale per:
- Gestire livelli di glucosio in soggetti insulino-resistenti.
- Ridurre di colesterolo e trigliceridi
- Contrastare le sindromi e disfunzioni metaboliche croniche.
- Favorire la salute intestinale.
- Supportare la funzione epatica.
- Gestire il peso corporeo
- la BBR, agendo sul microbiota e la sensibilità insulinica, presenta tra l’altro una buona capacità di ridurre il senso di fame.
Corrispondenze con la medicina allopatica
È interessante notare che la berberina ha mostrato un’efficacia comparabile alla metformina, ovvero dei farmaci più prescritti in assoluto per il trattamento del diabete. È dimostrato infatti che berberina e metformina agiscano in modi simili per migliorare la sensibilità all’insulina.
C’è di più: essendo un ottimo regolatore dei lipidi, può essere una valida alternativa per quei pazienti che non tollerano le terapie a base di statine.
Controindicazioni e accortezze
Come sempre, non bisogna confondere “naturale” con “innocuo”: sebbene la berberina sia molto tollerata e abbia pochi effetti indesiderati, è comunque sconsigliata nei bambini e durante periodi di gravidanza e allattamento. Inoltre può interferire qualora si stiano assumendo contemporaneamente terapie farmacologiche. Può inoltre provocare occasionalmente lievi disturbi gastrointestinali, come stipsi o diarrea, nei primi giorni dell’assunzione.
Per questi motivi è sempre bene confrontarsi con il proprio specialista di fiducia prima di assumerla e tenere presente la regola d’oro per cui va integrata dentro una dieta bilanciata ed uno stile di vita salutare.
Va detto poi che la BBR ha una bassa biodisponibilità per cui il suo assorbimento è limitato. Tuttavia, recenti combinazioni con altre sostanze hanno in parte risolto il problema. Un caso su tutti è il nostro nuovo integratore Becard Plus che contiene 1140 mg per dose (una concentrazione doppia rispetto alla media) il cui assorbimento è facilitato dalla sililmarina.
In conclusione
Riassumendo, la berberina è un validissimo supporto per il nostro metabolismo e agisce ad ampio spettro, sia per prevenire che supportare nella gestione dei disturbi metabolici. Se utilizzata con intelligenza può essere una via naturale e semplice per un benessere a lungo termine.
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Piccola bibliografia in open access
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