Peso | 0.22 kg |
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Ippocastano Semi Tintura Madre
€18.50
Soluzione idroalcolica ottenuta dalla macerazione di piante officinali, raccolte allo stato spontaneo e lavorate secondo i tempi balsamici, in acqua e alcool al giusto grado.
Integratore alimentare a base di estratti vegetali ottenuto dalla macerazione in solvente idroalcolico di parti di pianta fresche o secche immediatamente lavorate al fine di ottenere l’ottimale estrazione dei principi attivi. Il prodotto finale così ottenuto è utile a favorire le normali attività fisiologiche dell’organismo secondo le caratteristiche di ciascuna pianta.
Famiglia: Hippocastanaceae
Specie: Aesculus hippocastanum L..
Habitat: Diffuso a scopo ornamentale.
Parte utilizzata: Semi con tegumento/gemme delle foglie.
Epoca di raccolta: Autunno (le gemme in primavera)
Albero ampio alto fino a 10-15 mt. Le foglie sono grandi e spatolate riunite quasi a formare una foglia palmato composta. I fiori bianchi o rosei sono su racemi eretti verso l’alto.
Curiosità
Il nome Ippocastano deriva da castagna e cavallo = castagna del cavallo in quanto si riteneva giovasse ai cavalli. Altri nomi sono “Castagno d’India” e “Castagna cavallina”. Il nome latino del genere “Aesculus” deriva invece dal nome di una quercia sacra a Giove. I semi sono spesso chiamati “Castagne pazze” per distinguerli dalle castagne commestibili.
Principi attivi
Triterpeni oleanici (escina, criptoescina, argirescina, afrodescina), triterpeni (proantocianidina, leucocianidina, tannini catechici), flavonoidi (quercitina, campferolo), glicosidi cumarinici, vitamine C e D e del gruppo B, amido 48%, olio fisso 4%, proteine 8-12%, zuccheri e Sali minerali.
Uso esterno (olii e pomate)
Indicazioni: Mialgie, reumatismi, contusioni, emorroidi, varici e cellulite.
Uso interno
• Soluzione idroalcoolica dei semi o della corteccia
L’Ippocastano esplica attività vasoprotettive e vasocostrittrici, antiedemigene, antinfiammatorie, diuretiche, fludificanti del sangue, venotrope e cappilarotrope, decongestionanti pelviche e prostatiche .
Indicazioni: Varici, ulcere varicose, flebiti e tromboflebiti, edemi, emorroidi, capillariti, diminuzione del tono venoso, prostatiti, ipertrofia prostatica, stasi pelvica, geloni.
Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
• Gemmoderivato delle gemme fogliari
Il gemmoderivato possiede spiccate proprietà flebotoniche soprattutto a livello di vasi venosi pelvici ed emmoroidari.
Indicazioni: Emorroidi, ipertrofia prostatica, varicocele, stasi pelvica, varici, ulcere varicose, acrocianosi, geloni, tromboflebiti emmorroidarie.
Posologia: 50 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche: AMAMELIDE, CENTELLA ASIATICA, ERIGERO, MELILOTO, PILOSELLA, RUSCO, QUERCIA O ROVERE, VERBASCO, VITE ROSSA
Formato
100 ml
Avvertenze
A dosi elevate può determinare nausea, vomito e gastralgie. Nessun tipo di tossicità o effetti indesiderati nel caso del gemmoderivato. Recentemente i preparati a base dei semi con tegumento sono stati inclusi nella tabella A e quindi destinati al solo uso come farmaco. Nell’uso come integratore è invece consentito l’uso della corteccia che contiene, anche se in quantità minore, quasi gli stessi principi attivi come ad esempio l’escina che ne è quello caratterizzante.
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Artemisia Tintura Madre
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Famiglia: Compositae (Asteraceae)
Specie: Artemisia vulgaris L.
Habitat: Dalla pianura alla zona pedemontana, lungo i fiumi e ai bordi dei campi.
Parte utilizzata: Parte aerea fiorita/radici.
Epoca di raccolta: Giugno-agosto
Pianta erbacea perenne alta da 100-150 cm. Con foglie divise verde scuro sulla pagina superiore e bianco-argentee nella parte inferiore. I fiori sono piccoli glomeruli dapprima verdastri e poi rossastri distribuiti in modo sparso nella parte sommitale.
Curiosità
Da Artemide (diana dea della caccia) in quanto ritenuta utile alle donne. Altre denominazioni: assenzio selvatico, amarella, canapaccio per la vana somiglianza alla canapa.
Principi attivi
Olii essenziali 0,2% (linaiolo, 1,8-cineolo, beta tujone, alfa e beta pinene, borneolo, neroli, mircene), Lattoni sesquiterpenici (vulgarina), Flavonoidi, derivati cumarinici, triterpeni.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica
Proprietà toniche, emmenagoghe, sedative e digestive
Indicazioni: Dismenorrea e amenorrea, irregolarità del ciclo mestruale, parassitosi intestinali, stati anoressici, dispepsia. Le radici sono indicate anche a favore del sistema nervoso centrale in caso di sovraeccitazione e stanchezza generale (usi tradizionali e popolari attribuiscono alla pianta anche proprietà antiepilettiche).
Posologia: 30 gocce tre volte al giorno circa dieci giorni prima del ciclo mestruale (negli altri casi dosi variabili 30-50 gocce 2-3 volte al giorno lontano dai pasti).
Tisana
La tisana si prepara con infuso all’1,5-2%.
Formato
100 ml
Artiglio del diavolo Tintura Madre
Nome botanico: Harpagophytum procumbens DC.
Parte impiegata: Radici secondarie essiccate
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L’Artiglio del diavolo, nome botanico (Arpagophytumprocumbens), è una pianta originaria della
Namibia ed usata da queste popolazioni sia come amaro-tonico sia come lenitivo dell’apparato
osteo-articolare in forma di pomata
Effetto fisiologico
Dolori articolari di varia natura.
Azioni
La principale azione dell’Artiglio del diavolo è quella di migliorare la funzionalità
articolare. Responsabili di tale attività sono gli arpagosidi, una classe di composti chimici , di cui è
particolarmente ricca la radice.
Formato
100 ml
Modo d’uso
Max 60 gocce (corrispondenti a 2 ml) in poca acqua 2-3 volte al giorno preferibilmente lontano dai pasti.
Boldo Tintura Madre
Soluzione idroalcolica ottenuta dalla macerazione di piante officinali, raccolte allo stato spontaneo e lavorate secondo i tempi balsamici, in acqua e alcool al giusto grado.
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Formato
100 ml
Calendula Tintura Madre
Soluzione idroalcolica ottenuta dalla macerazione di piante officinali, raccolte allo stato spontaneo e lavorate secondo i tempi balsamici, in acqua e alcool al giusto grado.
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Famiglia: Compositae (Asteraceae)
Specie: Calendula officinalis L.
Habitat: Coltivata nei giardini (quella selvatica negli uliveti).
Parte utilizzata: Sommità fiorite.
Epoca di raccolta: Dalla primavera all’autunno.
Pianta erbacea annuale alta 20-25 cm con fiori color arancio e foglie spatolate e ispide. I semi si attaccano ed hanno una forma che li fa assomigliare a dei vermi.
Curiosità
Diverse sono le interpretazioni sul nome: Alcuni sostengono la derivazione dal latino calendae = primo giorno del mese, per il fatto che la stessa pianta fiorisce ogni mese di buona parte dell’anno. Per altri da calendario poiché segna il ritmo del giorno aprendosi al mattino e chiudendosi al calar del sole e per questo motivo nei testi medievali si chiamava solis sponsa = sposa del sole. Per via del colore la calendula e chiamata anche “fiorrancio”.
Sia nell’uso interno che esterno anche la Calendula selvatica (Calendula arvensis) presenta le medesime proprietà. Essa si distingue da quella coltivata per le dimensioni, è molto più piccola, e per il colore dei fiori che varia dal giallo pallido al giallo intenso.
Principi attivi
Olii essenziali (gamma terpinene, alfa muurolene), triterpeni (faradiolo, taraxasterolo, arnidiolo, calenduladiolo, ursatriolo), flavonoidi (quercitina, narcissina, isoramnetina), poliacetileni, caroteni, xantofille, calendulina, polisaccaridi, immunostimolanti.
Uso esterno (pomate, unguenti, oleoliti)
Nell’uso esterno la calendula esplica azioni disinfettanti, antibatteriche e antimicotiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti.
Indicazioni: Contusioni, piaghe, ustioni, irritazioni, edemi, geloni, ferite.
Posologia: applicare quanto basta sulla parte da trattare.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica
Nell’uso interno i preparati a base di calendula svolgono azioni spasmolitiche, ipotensive, antinfiammatorie, colagoghe, emmenagoghe, antidismenorroiche.
Indicazioni: Irregolarità nel ciclo mestruale, epatocolecitopatie, ulcere gastriche e duodenali, epistassi
Posologia: 30-40 gocce in poca acqua due-tre volte al giorno lontano dai pasti (nel caso di problemi legati al ciclo mestruale iniziare una settimana prima dell’inizio del ciclo).
Tisana
La tisana si prepara con infuso all’ 1-2% in acqua bollente per 10 minuti.
Droghe sinergiche: AMAMELIDE, LAMIO BIANCO, LAVANDA, MALVA, MENTA PIPERITA, POTENTILLA, SAMBUCO
Formato
100 ml
Centella Tintura Madre
Soluzione idroalcolica ottenuta dalla macerazione di piante officinali, raccolte allo stato spontaneo e lavorate secondo i tempi balsamici, in acqua e alcool al giusto grado.
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Famiglia: Umbelliferae
Specie: Centella asiatica L. sin. Hydrocotile asiatica L.
Habitat: Zone umide (Cina, India, Africa, America meridionale)
Parte utilizzata: Pianta intera
Pianta erbacea perenne rampicante o strisciante tipica delle zone umide. Le foglie sono di forma reniforme tondeggianti con margine lievemente dentato. I fiori bianco rosei sono minuscoli e riuniti in piccole ombrelle.
Curiosità e tradizione
Non vi è nulla di certo sull’origine del nome ma pare che derivi dal verbo “centellinare” per via delle esigenze della pianta che deve dosare l’assunzione di acqua per la sua sopravvivenza. In india è noto il suo utilizzo sin dalla preistoria in Indonesia e a Giava veniva largamente impiegata come cicatrizzante e anti lebbra. E’ stata riconosciuta come farmaco per la prima volta in Francia verso la fine dello’ottocento e il suo campo d’azione coincide in larga parte con gli antichi usi.
Principi attivi
Terpeni e triterpeni 2-8% (asiaticoside, osiasiaticoside, bramoside, centelloside), Acidi liberi (a.asiatico, a. madecassico, a. centellinico, a. betulico ecc.), olii essenziali, flavonoidi, tannini e zuccheri.
Effetti
Cicatrizzante e riepitelizzante
Sia nell’uso locale esterno che interno la centella contribuisce alla guarigione di ustioni, ferite, ulcere cutanee dovute ad insufficienza venosa o arteriosa, lesioni traumatiche, piaghe da decubito, vene varicose ecc.
Cellulite
L’azione di contrasto alla cellulite è dovuta alla capacità di migliorare la struttura del tessuto connettivo e di ridurre la sclerosi con un’azione diretta sui fibroplasti.
Cirrosi epatica
Mentre non si riscontrano effetti sull’epatite cronica i preparati a base di Centella hanno fatto riscontrare un miglioramento nei casi di cirrosi causata dall’alcool. In generale diversi studi hanno confermato l’utilità della centella nelle malattie fibrotiche del fegato.
Insufficienza venosa
Gli effetti nel trattamento di problemi di insufficienza venosa pare siano dovuti all’azione di miglioramento della struttura connettivale della guaina perivascolare e quindi alla riduzione della sclerosi con il risultato di agevolare il flusso sanguigno. In pratica si tratta di tutte quelle affezioni la cui sintomatologia consiste nella sensazione di pesantezza alle gambe, crampi ecc.
Funzioni mentali
I triterpeni hanno evidenziato una lieve attività tranquillante, antistress e ansiolitica accompagnata da uno stimolo dei recettori colinergici (neurotrasmissione sia a livello di sistema nervoso centrale che periferico). Per questo motivo mostrerebbe un’azione, soprattutto nei bambini, tendente a favorire le funzioni mentali e la concentrazione.
Uso interno e/o esterno
Soluzione idroalcoolica
Indicazioni: Cellulite, ustioni, ulcere varicose e arteriose, piaghe da decubito, difficoltà di cicatrizzazione, ferite, varici, edemi agli arti inferiori, cirrosi epatica da alcolismo e fibrosi epatica, stimolo delle capacità mentali.
Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno prima dei pasti.
Nell’uso esterno è consigliabile una pomata al 5% di soluzione idroalcolica di centella. Il trattamento più efficace si ha associando all’uso interno l’applicazione esterna.
Formato
100 ml
Cimicifuga Tintura Madre
Nome botanico: Cimicifuga racemosa Nutt.
Parte impiegata: Rizomi essiccati
Soluzione idroalcolica ottenuta dalla macerazione di piante officinali, raccolte allo stato spontaneo e lavorate secondo i tempi balsamici, in acqua e alcool al giusto grado.
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Formato
100 ml
Clorofilla Tintura Madre
Nome botanico: Estratta da Urtica dioica
Parte impiegata: Foglie
Soluzione idroalcolica ottenuta dalla macerazione di piante officinali, raccolte allo stato spontaneo e lavorate secondo i tempi balsamici, in acqua e alcool al giusto grado.
Integratore alimentare a base di estratti vegetali ottenuto dalla macerazione in solvente idroalcolico di parti di pianta fresche o secche immediatamente lavorate al fine di ottenere l’ottimale estrazione dei principi attivi. IL prodotto finale così ottenuto è utile a favorire le normali attività fisiologiche dell’organismo secondo le caratteristiche di ciascuna pianta.
La Clorofilla è un pigmento verde che si trova nelle piante superiori e nelle alghe. Essa è il fotorecettore principale nel processo della fotosintesi, attraverso il quale l’anidride carbonica viene
“fissata” per produrre carboidrati ed ossigeno. La Clorofilla, nota anche come “verde medicina”,
possiede svariate proprietà benefiche, dipendenti anche dalla modalità di assunzione del prodotto.
Può essere utile nel ridurre l’odore urinario e fecale che può essere più intenso in caso di
incontinenza, colonstomia o ileostomia.
Ingredienti
Soluzione idroalcoolica di Clorofilla, ottenuta da piante fresche di Ortica ed Erba
medica.
Modalità d’uso
35 gocce in poca acqua dopo i pasti.
Formato
50 ml
Desmodium Tintura Madre
Nome botanico: Desmodium adscendens DC.
Parte impiegata: Foglie essiccate
Soluzione idroalcolica ottenuta dalla macerazione di piante officinali, raccolte allo stato spontaneo e lavorate secondo i tempi balsamici, in acqua e alcool al giusto grado.
Integratore alimentare a base di estratti vegetali ottenuto dalla macerazione in solvente idroalcolico di parti di pianta fresche o secche immediatamente lavorate al fine di ottenere l’ottimale estrazione dei principi attivi. IL prodotto finale così ottenuto è utile a favorire le normali attività fisiologiche dell’organismo secondo le caratteristiche di ciascuna pianta.
È una pianta di origine Africana (Desmodium Adscendens), che nella medicina tradizionale, soprattutto nelle isole del sud Pacifico come in Papua Nuova Guinea, viene usata nel trattamento preventivo delle crisi asmatiche e nella cura di alcune patologie epatiche.
Azioni
Il Desmodio contiene gruppi di saponosiditriterpenici, betafeniletilamine, alcaloidi, flavonoidi, tannini, derivati sterolici. I principi biologicamente più attivi sono rappresentati da saccaridi triterpenici (soyasaponine I e III). Negli studi effettuati è stato rilevato che il Desmodio permette la regolarizzazione delle funzionalità epatiche , oltre che quelle delle prime vie aeree. Utile anche per la normale funzionalità articolare.
Formato
100 ml