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Vaccinium myrtillus Gemmoderivato
€18.50
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Ericaceae
Specie: Vaccinium myrtillus L..
Habitat: Boschi montani delle Alpi e dell’Appennino centro-settentrionale.
Parte utilizzata: Foglie/Frutti (bacche)/giovani getti.
Epoca di raccolta: In primavera i giovani getti e le foglie in estate i frutti.
Piccolo cespuglio legnoso alla base tipico dei sottoboschi acidi, soprattutto di abetaie, le foglie sono ellittiche e finemente seghettate di colore verde chiaro. I fiori sono delle campanelline bianche del tutto identici a quelli del corbezzolo, i frutti sono nero-violacei, piccoli e con all’apice una caratteristica cicatrice crateriforme. Molti possono confondere il mirtillo con il “falso mirtillo” (Vaccinium uliginosum) che si distingue per le foglie più scure e coriacee e dal frutto con la polpa bianca e senza la caratteristica cicatrice crateriforme.
Curiosità
Il nome generico Vaccinium lo si trova già in Virgilio per designare i mirtilli neri. Deriva dal gr. arcaico “vakintos”che originariamente significava “giacinto a fiore blu”. Il nome latinizzato venne usato per designare una bacca blu, appunto il mirtillo nero. Il nome generico “myrtillus” è un diminutivo di myrtus con riferimento all’assomiglianza sia delle foglie che delle bacche con quelle del mirto.
Principi attivi
Foglie: Flavonoidi (quercitina, isoquercitrina, iperoside), neomirtillina, tannini catechici fino al 7%, antociani, acidi organici, arbutina, idrochinone.
Frutti: Pigmenti antocianici fino allo 0,3% (delfinidolo, cianidolo, malvidolo, petunidolo), flavonoidi (quercitina, asperuloside, isoquercetina), acidi organici (succinico, malico, citrico, chinico), vitamina C, provitamina A, tannini, pectine.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica delle foglie
Proprietà ipoglicemizzanti, antisettiche delle vie urinarie, astringenti.
Indicazioni: diabete, infezioni alla vie urinarie, stati diarroici.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica delle bacche
I frutti o bacche possiedono proprietà capillaroprotettrici, antiemorragiche, vasodilatatrici, antiaggreganti piastriniche, rigeneratrici della porpora retinica, antinfiammatorie, antiulcerose, antimicrobiche, contro i radicali liberi.
Indicazioni: Retinopatie, varici, flebiti e tromboflebiti, ulcere varicose, capillarità, arteriti, microangiopatia diabetica, affezioni vascolari oculari, microematuria, colibacillosi.
Posologia: 50 gocce in poca acqua quattro volte al giorno lontano dai pasti.
Note: Il preparato più attivo è rappresentato dal succo di mirtillo. I preparati da bacche fresche possiedono proprietà lassative mentre quelli da bacche secche il contrario.
Droghe sinergiche: ACHILLEA, AGRIMONIA, ANICE VERDE, ELICRISO, GELSO NERO, LIQUIRIZIA, LUPINO, MELILOTO, POTENTILLA, RIBES NERO, VITE ROSSA.
Tisana
Decotto delle bacche essiccate al 5% da far bollire per 10 minuti.
Gemmoderivato dei giovani getti
Il gemmoderivato dei giovani getti agisce favorevolmente sulla funzione fisiologica del microcircolo ed è indicato nelle disbiosi intestinali e vescicali. patologie funzionali a carico del microcircolo, enteriti, colibacillosi, cistiti, disturbi dei piccoli vasi.
Posologia: 50 gocce in poca acqua due volte al giorno lontano dai pasti.
Formato
100 ml
Disponibile
Peso | 0.22 kg |
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Aesculus hippocastanum Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Hippocastanaceae
Specie: Aesculus hippocastanum L..
Habitat: Diffuso a scopo ornamentale.
Parte utilizzata: Semi con tegumento/gemme delle foglie.
Epoca di raccolta: Autunno (le gemme in primavera)
Albero ampio alto fino a 10-15 mt. Le foglie sono grandi e spatolate riunite quasi a formare una foglia palmato composta. I fiori bianchi o rosei sono su racemi eretti verso l’alto.
Curiosità
Il nome Ippocastano deriva da castagna e cavallo = castagna del cavallo in quanto si riteneva giovasse ai cavalli. Altri nomi sono “Castagno d’India” e “Castagna cavallina”. Il nome latino del genere “Aesculus” deriva invece dal nome di una quercia sacra a Giove. I semi sono spesso chiamati “Castagne pazze” per distinguerli dalle castagne commestibili.
Principi attivi
Triterpeni oleanici (escina, criptoescina, argirescina, afrodescina), triterpeni (proantocianidina, leucocianidina, tannini catechici), flavonoidi (quercitina, campferolo), glicosidi cumarinici, vitamine C e D e del gruppo B, amido 48%, olio fisso 4%, proteine 8-12%, zuccheri e Sali minerali.
Uso esterno (olii e pomate)
Indicazioni: Mialgie, reumatismi, contusioni, emorroidi, varici e cellulite.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica dei semi o della corteccia
L’Ippocastano esplica attività vasoprotettive e vasocostrittrici, antiedemigene, antinfiammatorie, diuretiche, fludificanti del sangue, venotrope e cappilarotrope, decongestionanti pelviche e prostatiche .
Indicazioni: Varici, ulcere varicose, flebiti e tromboflebiti, edemi, emorroidi, capillariti, diminuzione del tono venoso, prostatiti, ipertrofia prostatica, stasi pelvica, geloni.
Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Gemmoderivato delle gemme fogliari
Il gemmoderivato possiede spiccate proprietà flebotoniche soprattutto a livello di vasi venosi pelvici ed emmoroidari.
Indicazioni: Emorroidi, ipertrofia prostatica, varicocele, stasi pelvica, varici, ulcere varicose, acrocianosi, geloni, tromboflebiti emmorroidarie.
Posologia: 50 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche: AMAMELIDE, CENTELLA ASIATICA, ERIGERO, MELILOTO, PILOSELLA, RUSCO, QUERCIA O ROVERE, VERBASCO, VITE ROSSA
Formato
100 ml
Alnus glutinosa Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Betulaceae
Specie: Alnus glutinosa L. Gaertner.
Habitat: Terreni umidi soprattutto lungo i fiumi.
Parte utilizzata: gemme.
Epoca di raccolta: In primavera.
Albero che può raggiungere un’altezza di 25 metri ma che spesso ha una crescita arbustiva. Le foglie alterne, picciolate, sono da obovate a ellittiche, cuneate o arrotondate alla base, con picciolo lungo circa 2 cm. L’apice delle foglie è ottuso, quasi come troncato. I frutti sono strobili grandi poco più di una ciliegia. L’ontano nero può essere confuso con quello bianco e l’ontano napoletano e si distingue da questi per le foglie, non troncate all’apice nel primo e cordate nel secondo.
Curiosità
Il termine alnus deriva dal celtico e significa “in prossimità dell’acqua”, il nome specifico “glutinosa” deriva invece da glutine ed è riferito alla sostanza appiccicosa che ricopre le gemme. Anticamente l’albero era temuto perché il suo legno, quando viene tagliato, si tinge di un rosso arancio che ricorda il sangue. Nel folklore celtico è associato alle fate: si credeva che all’interno del suo tronco si nascondesse l’entrata al regno incantato.
Uso interno
Gemmoderivato delle gemme
È un efficace rimedio nei processi infiammatori cronici e acuti a carico delle mucose. Inoltre agisce specificatamente sul tono delle arterie cerebrali.
Indicazioni: Affezioni polmonari acute e croniche, sinusiti, faringiti, tracheiti e bronchiti, tonsilliti, infiammazioni urinarie, tromboflebiti, cefalea vasomotoria, orticaria (da farmaci e alimentare), fasi post-infartuali da miocardio.
Posologia: 50 gocce in poca acqua due volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche (gemmoderivati): RIBES NERO, IPPOCASTANO, FICO, ALBERO DI GIUDA O SILIQUASTRO
Formato
100 ml
Carpinus betulus Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Corylaceae
Specie: Carpinus betulus L.
Habitat: Terreni ricchi di umus fino alla zona pedemontana
Parte utilizzata: gemme.
Epoca di raccolta: In primavera.
Albero alto fino a 25 metri con foglie ellittiche seghettate di forma obovato-lanceolata finemente seghettate molto più lunghe che larghe rispetto alle altre specie di Carpinus. I frutti sono detti “nucule” e sono inseriti in una brattea trilobata con il lobo centrale molto più lungo. Queste caratteristiche differenziano il carpino bianco da quello nero con il quale condivide spesso lo stesso habitat.
Curiosità
Carpinus pare derivi dal celtico come unioner tra Car = legno e Pen = capo/estremità si ritiene infatti che il legno del carpino fosse utilizzato per i gioghi dei buoi.
Uso interno
Gemmoderivato delle gemme
Le gemme del carpino possiedono proprietà cicatrizzanti e antiemorragiche, antispasmodiche delle vie respiratorie e antitussive.
Indicazioni: Alterazioni del periodo di sanguinamento, ipopiastrinemie, sinusite, tosse e faringite.
Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche (gemmoderivati): RIBES NERO
Formato
100 ml
Crataegus oxyacantha Gemmoderivato
Fraxinus excelsior Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Oleaceae
Specie: Fraxinus excelsior L.
Habitat: Luoghi umidi fino alla zona pedemontana.
Parte utilizzata: foglie e scorza della corteccia/gemme
Epoca di raccolta: Primavera le gemme, estate le foglie e la corteccia.
Albero alto 20-25 metri con foglie imparipennate ellittiche finemente seghettate e più fitte rispetto al Fraxinus ornus.
Curiosità
Il termine sia volgare che latino deriva dal greco “phrassein” = assiepare in quanto adatto per creare siepi.
Principi attivi
Cumarine (frassina, frassetina, frassinolo), Flavonoidi (esculetina, escina, rutina, quercitina), Olii essenziali, acidi organici, tannini, vitamina C.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica delle foglie e corteccia
Possiede proprietà diuretiche, diaforetiche, antiuricemiche, antinfiammatorie e leggermente lassative.
Indicazioni: Artrosi, gotta, iperuricemia, stipsi.
Posologia: 45 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Gemmoderivato delle gemme
Possiede proprietà diuretiche, uricosuriche e ipocolesterolemizzanti.
Indicazioni: Ipercolesterolemia e iperuricemia.
Posologia: 30 gocce in poca acqua due volte al giorno lontano dai pasti.
Tisana
L’infuso delle foglie e corteccia al 3% in acqua bollente per 15minuti.
Droghe sinergiche: BETULLA, CENTELLA ASIATICA, FRAGOLA, FUMARIA, LESPEDEZA, MAIS, ONONIDE, ORTICA, PILOSELLA, RIBES NERO, SAMBUCO, TARASSACO, VERGA D´ORO, VITE ROSSA
Formato
100 ml
Ginkgo biloba Gemmoderivato
Nome scientifico: Ginkgo biloba L.
Parte utilizzata: Gemme fresche
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Betulaceae
Specie: Alnus glutinosa L. Gaertner.
Habitat: Terreni umidi soprattutto lungo i fiumi.
Parte utilizzata: gemme.
Epoca di raccolta: In primavera.
Albero che può raggiungere un’altezza di 25 metri ma che spesso ha una crescita arbustiva. Le foglie alterne, picciolate, sono da obovate a ellittiche, cuneate o arrotondate alla base, con picciolo lungo circa 2 cm. L’apice delle foglie è ottuso, quasi come troncato. I frutti sono strobili grandi poco più di una ciliegia. L’ontano nero può essere confuso con quello bianco e l’ontano napoletano e si distingue da questi per le foglie, non troncate all’apice nel primo e cordate nel secondo.
Curiosità
Il termine alnus deriva dal celtico e significa “in prossimità dell’acqua”, il nome specifico “glutinosa” deriva invece da glutine ed è riferito alla sostanza appiccicosa che ricopre le gemme. Anticamente l’albero era temuto perché il suo legno, quando viene tagliato, si tinge di un rosso arancio che ricorda il sangue. Nel folklore celtico è associato alle fate: si credeva che all’interno del suo tronco si nascondesse l’entrata al regno incantato.
Uso interno
Gemmoderivato delle gemme
È un efficace rimedio nei processi infiammatori cronici e acuti a carico delle mucose. Inoltre agisce specificatamente sul tono delle arterie cerebrali.
Indicazioni: Affezioni polmonari acute e croniche, sinusiti, faringiti, tracheiti e bronchiti, tonsilliti, infiammazioni urinarie, tromboflebiti, cefalea vasomotoria, orticaria (da farmaci e alimentare), fasi post-infartuali da miocardio.
Posologia: 50 gocce in poca acqua due volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche (gemmoderivati): RIBES NERO, IPPOCASTANO, FICO, ALBERO DI GIUDA O SILIQUASTRO
Formato
100 ml
Prunus amygdalus Gemmoderivato
Nome scientifico: Prunus amygdalus dulcis
Parte impiegata: Gemme fresche
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Formato
100 ml
Rosmarinus officinalis Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Labiatae
Specie: Rosmarinus officinalis L.
Habitat: Zone costiere rocciose, ampiamente coltivato per scopi aromatici.
Parte utilizzata: sommità fiorite/giovani getti
Epoca di raccolta: durante la fioritura, in primavera i giovani getti.
Arbusto legnoso alto fino a 150-180 cm con foglie lineari, opposte e fittamente disposte lungo i fusti ramosi. I fiori sono posti sparsamente sui rami e sono mono labiati (manca il labbro superiore) e di colore bianco-violetto. La varietà coltivata tende ad avere un andamento cespuglioso ad andamento verticale mentre la specie spontanea si presenta con andamento prostrato-ascendente.
Curiosità
Dal punto di vista etimologico il nome “rosmarino” ha origini controverse. Sicuramente la parola è apparentata con “mare”, vicino al quale la pianta cresce. Secondo alcuni etimologi “ros” deriverebbe da rugiada, così da rendere il composto come “rugiada del mare”, altri invece indica “ros” come una storpiatura di “rosa”. Altri nomi: Ramerino, tresmarino, osmarino, rosa marina.
Principi attivi
Olli essenziali fino all’1,5% (alfa e beta pinene, borneolo, canfene, limonene, cineolo, canfora, 1,8-cineolo, linaiolo, geraniolo, terpineolo, verbenolo), flavonoidi (apigenina, diosmentina, diosmina, ispidulina, genkwanina, sinesetina, luteolina), di terpeni (picrosalvina, rosmanolo, rosmandiale), triterpeni (alfa e beta amirina, betulina, acido ursolico, acido oleanolico), acidi fenolici (rosmarinico, labiatico, clorogenico, caffeico).
Uso interno
Soluzione idroalcoolica delle sommità fiorite
Il rosmarino esplica azioni: toniche generali, stimolanti del circolo sanguigno, antidepressive, coleretiche, colagoghe, eupeptiche, spasmolitiche, diuretiche, antireumatiche, antisettiche, emmenagoghe, antigonadotrope, anticefalgiche e antiinfiammatorie.
Indicazioni: Astenia, ipotensione, stati di convalescenza, depressione, dispepsie, epatoclecitopatie, flautolenze, ipergliceridemia, amenorrea e dismenorrea, cefalee ed emicranie.
Posologia: 35 gocce in poca acqua tre volte al giorno prima dei pasti.
Gemmoderivato dei giovani getti
Il macerato glicerico ha proprietà antiallergiche, normalizzanti la funzione gonadica delle cortico-surrenali, coleretiche, colagoghe, epatoprotettrici, antidistoniche a livello neurovegetativo e riequilibranti di alcuni metabolismi.
Indicazioni: Allergie croniche, senescenza, andropausa, antidepressivo negli ipotesi, colecistopatie e discinesie delle vie biliari, epatopatie croniche.
Posologia: 40 gocce in poca acqua 2 volte al giorno prima dei pasti principali.
Droghe sinergiche: AGNOCASTO, ARNICA, ARTIGLIO DEL DIAVOLO, ASSENZIO, CARDO MARIANO, ELEUTEROCOCCO, LAVANDA, MENTA, RUTA, SALVIA OFFICINALE
Tisana: Infuso all’1% delle sommità fiorite.
Formato
100 ml