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Acer campestre Gemmoderivato
€18.50
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Aceraceae
Specie: Acer campestre L.
Habitat: Dalla campagna alla zona pedemontana in cespuglieti o ai bordi dei boschi.
Parte utilizzata: gemme.
Epoca di raccolta: In primavera.
Alberello alto 5-6 metri con foglie opposte aventi un picciolo più lungo della lamina palmato-lobata, composta da 3 o 5 lobi che possono essere, a loro volta, divisi in ulteriori sub-lobi; la pagina superiore è di colore verde scuro, mentre quella inferiore è più chiara e tomentosa. Le due samare, con ali contrapposte, sono generalmente lunghe da 2 a 4 cm.
Curiosità
Il nome generico deriva dal greco “Akra” = acre, aspro nel senso di arduo, duro. Il nome specifico è un chiaro riferimento all’habitat. Una credenza popolare narra che, facendo passare un bambino attraverso i rami dell’Acer campestre, gli si garantisce lunga vita. Nel folklore francese le noci dell’acero simboleggiano i 58 anni di matrimonio. Infine esiste una storia più recente secondo la quale uno degli inventori dell’elicottero, Sikorskij, ha tratto ispirazione vedendo cadere un seme dell’acero.
Uso interno
Gemmoderivato delle gemme
Il gemmoderivato possiede proprietà ipolipidemizzanti e blandamente anticoagulanti.
Indicazioni: Alto tasso di trigliceridi, ipercolesterolemia, aterosclerosi, nevrosi da fobie.
Posologia: 50 gocce in poca acqua alla sera.
Droghe sinergiche (gemmoderivati): FRASSINO, TIGLIO
Formato
100 ml
Esaurito
Peso | 0.22 kg |
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Alnus glutinosa Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Betulaceae
Specie: Alnus glutinosa L. Gaertner.
Habitat: Terreni umidi soprattutto lungo i fiumi.
Parte utilizzata: gemme.
Epoca di raccolta: In primavera.
Albero che può raggiungere un’altezza di 25 metri ma che spesso ha una crescita arbustiva. Le foglie alterne, picciolate, sono da obovate a ellittiche, cuneate o arrotondate alla base, con picciolo lungo circa 2 cm. L’apice delle foglie è ottuso, quasi come troncato. I frutti sono strobili grandi poco più di una ciliegia. L’ontano nero può essere confuso con quello bianco e l’ontano napoletano e si distingue da questi per le foglie, non troncate all’apice nel primo e cordate nel secondo.
Curiosità
Il termine alnus deriva dal celtico e significa “in prossimità dell’acqua”, il nome specifico “glutinosa” deriva invece da glutine ed è riferito alla sostanza appiccicosa che ricopre le gemme. Anticamente l’albero era temuto perché il suo legno, quando viene tagliato, si tinge di un rosso arancio che ricorda il sangue. Nel folklore celtico è associato alle fate: si credeva che all’interno del suo tronco si nascondesse l’entrata al regno incantato.
Uso interno
Gemmoderivato delle gemme
È un efficace rimedio nei processi infiammatori cronici e acuti a carico delle mucose. Inoltre agisce specificatamente sul tono delle arterie cerebrali.
Indicazioni: Affezioni polmonari acute e croniche, sinusiti, faringiti, tracheiti e bronchiti, tonsilliti, infiammazioni urinarie, tromboflebiti, cefalea vasomotoria, orticaria (da farmaci e alimentare), fasi post-infartuali da miocardio.
Posologia: 50 gocce in poca acqua due volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche (gemmoderivati): RIBES NERO, IPPOCASTANO, FICO, ALBERO DI GIUDA O SILIQUASTRO
Formato
100 ml
Ampelopsis veitichii Gemmoderivato
Nome scientifico: Parthenocissus tricuspidata (Siebold et Zucc.) Planch.
Parte impiegata: Giovani getti freschi
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Formato
100 ml
Cedrus libani Gemmoderivato
Nome scientifico: Cedrus libani A. Rich.
Parte impiegata: Giovani getti freschi
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Formato
100 ml
Corylus avellana Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Corylaceae
Specie: Corylus avellana L.
Habitat: Dalla zona collinare a quella montana.
Parte utilizzata: Foglie e corteccia/gemme.
Epoca di raccolta: Primavera-estate.
Arbusto alto 3-4 metri, a volte anche fino a 10 metri. Foglie alterne tondeggianti, acuminate all’apice, con margine a doppia dentatura, tomentose nella pagina inferiore. Il picciolo è breve e tomentoso. Fiori maschili in amenti penduli, di color giallastro, ricchi di polline a diffusione anemofila. Fiori femminili presenti sulla stessa pianta poco appariscenti, a forma di gemma, provvisti di un breve ciuffetto di stimmi color rosso vivo. I frutti, le note nocciole sono circondati quasi interamente da un involucro fogliaceo, dentato o irregolarmente frastagliato.
Curiosità
Corylus deriva dal greco “koris” = elmo, per la forma dell’involucro ricoprente i frutti; il termine specifico deriva dal latino “nux abellana”, cioè noce di Avellino, per la ricchezza di nocciole del territorio di quella città fin dai tempi antichi.
Principi attivi
Foglie: olii essenziali, beta-sitosterolo, tarasserolo, flavonoidi, miricitroside, tannini, saccarosio. Corteccia: tracce di olii essenziali, tannini, flobafene, resine, olio fisso, sitosterina, betulina.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica
Proprietà flebotoniche, antiedematose, antinfiammatorie, cicatrizzanti, antiemorragiche.
Indicazioni: Problemi circolatori (insufficienza) agli arti inferiori, emorragie, varici ed ulcere varicose, emorroidi, dismenorrea, menometrorragie.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre-quattro volte al giorno lontano dai pasti.
Note
La soluzione idroalcoolica di nocciolo sostituisce validamente quella di Amamelide.
Gemmoderivato delle gemme
Proprietà antianemiche, stimolante le cellule di Kupfer, antisclerotiche e antiarteriosclerotiche.
Indicazioni: Anemie ipocromiche e microcitiche, cirrosi, epatiti croniche, enfisema polmonare, bronchiti, arteripatie obliteranti soprattutto a carico degli arti inferiori.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Formato
100 ml
Fagus sylvatica Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Fagaceae
Specie: Fagus sylvatica L.
Habitat: In montagna dagli 800 ai 1900 metri
Parte utilizzata: corteccia/gemme.
Epoca di raccolta: Primavera.
Albero maestoso che può raggiungere i 40 metri di altezza con corteccia liscia e grigiastra dal portamento rettilineo nei fitti boschi monospecifici e più contorto negli esemplari isolati. Le foglie sono alterne, di un colore verde-lucido, ovate, con margine ondulato e apice appuntito, glabrescenti a maturità e con ciuffi di peli rossastri all’ascella delle nervature della pagina inferiore. I frutti, detti “faggiole” sono acheni racchiusi in una cupola spinescente e sono molto graditi da scoiattoli e orsi.
Curiosità
Faggio o “Fagus” deriva dal greco-dorico Phāgós Phēgós, che stava ad indicare una particolare quercia i cui frutti erano edibili anche dall’uomo; sylvatica dal latino silvaticus = che vive nei boschi. Il faggio era albero sacro ai Celti, spesso sul suo tronco si sviluppano piccoli nodi legnosi (detti “memorie”)che essi asportavano e intagliavano (ne perfezionavano la sfericità) per farne collane con le quali ornavano i fanciulli. Gli acheni (faggiole), nei tempi di carestia, venivano raccolti e tostati per fare il “caffè dei poveri”.
Principi attivi
Sostanze fenoliche (creosoto, guajacolo), tannini.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica della corteccia
Questo tipo di preparato non è molto utilizzato ma possiede ottime proprietà febbrifughe e astringenti e antisettiche.
Indicazioni: Stati febbrili.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Tisana
Decotto al 3% fatto bollire per 15 minuti.
Gemmoderivato delle gemme
Molto più utilizzato nelle forme fitoterapiche il gemmoderivato possiede proprietà stimolanti l’attività delle cellule di Kupfer e aumenta la produzione di gamma-globuline.
Indicazioni: Ipogammaglobulinemie acquisite (da infiammazioni recidivanti e ipoimmunità da stress), fibrosclerosi secondaria a processi infiammatori non suppurativi, obesità da ritenzione idrica.
Posologia: 50 gocce in poca acqua una volta al giorno (al mattino).
Droghe sinergiche (gemmoderivati): ROSA CANINA, BETULLA LINFA.
Formato
100 ml
Juglans regia Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Juglandaceae
Specie: Juglans regia L.
Habitat: Ovunque in boschi e luoghi freschi, coltivata.
Parte utilizzata: mallo/giovani getti.
Epoca di raccolta: Primavera
Albero di portamento maestoso con tronco solido, alto, dritto e con un portamento maestoso. Le foglie sono caduche, composte ed alterne. È una pianta monoica in cui i fiori maschili sono riuniti in amenti penduli che appaiono sui rami dell’anno precedente prima della comparsa delle foglie. Il frutto è una drupa, composta dall’esocarpo (mallo) carnoso, fibroso, annerisce a maturità e libera l’endocarpo legnoso, cioè la noce vera e propria, costituita da due valve che racchiudono il gheriglio.
Curiosità
Il nome del genere deriva dal latino Jovis glans (ghianda di Giove). Il mallo è utilizzato, secondo la tradizione raccolto la notte del solstizio d’estate, per creare il famoso “Nocino”. L’albero, ritenuto magico, è, come l’iperico, una delle piante simbolo del rito della “notte di San Giovanni”.
Uso interno
Gemmoderivato dei giovani getti
Le gemme possiedono proprietà antinfiammatorie e antidermopatiche.
Indicazioni: Affezioni cutanee in genere (acne e dermatiti pustolose, psoriasi, impetigine), otiti croniche, salpingiti, cistopieliti, collagenosi, pancreatici croniche, diarree da antibiotici.
Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Soluzione idrolacoolica del mallo
La soluzione idroalcoolica del mallo esplica azioni digestive, depurative. Regolano il transito intestinale e la funzionalità del sistema cardiovascolare.
Droghe sinergiche (gemmoderivati): CASTAGNO, RIBES NERO, MIRTILLO ROSSO, PLATANO
Formato
100 ml
Prunus amygdalus Gemmoderivato
Nome scientifico: Prunus amygdalus dulcis
Parte impiegata: Gemme fresche
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Formato
100 ml
Prunus spinosa Gemmoderivato
Nome scientifico: Prunus spinosa
Parte impiegata: Gemme fresche
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Formato
100 ml