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Aesculus hippocastanum Gemmoderivato
€18.50
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Hippocastanaceae
Specie: Aesculus hippocastanum L..
Habitat: Diffuso a scopo ornamentale.
Parte utilizzata: Semi con tegumento/gemme delle foglie.
Epoca di raccolta: Autunno (le gemme in primavera)
Albero ampio alto fino a 10-15 mt. Le foglie sono grandi e spatolate riunite quasi a formare una foglia palmato composta. I fiori bianchi o rosei sono su racemi eretti verso l’alto.
Curiosità
Il nome Ippocastano deriva da castagna e cavallo = castagna del cavallo in quanto si riteneva giovasse ai cavalli. Altri nomi sono “Castagno d’India” e “Castagna cavallina”. Il nome latino del genere “Aesculus” deriva invece dal nome di una quercia sacra a Giove. I semi sono spesso chiamati “Castagne pazze” per distinguerli dalle castagne commestibili.
Principi attivi
Triterpeni oleanici (escina, criptoescina, argirescina, afrodescina), triterpeni (proantocianidina, leucocianidina, tannini catechici), flavonoidi (quercitina, campferolo), glicosidi cumarinici, vitamine C e D e del gruppo B, amido 48%, olio fisso 4%, proteine 8-12%, zuccheri e Sali minerali.
Uso esterno (olii e pomate)
Indicazioni: Mialgie, reumatismi, contusioni, emorroidi, varici e cellulite.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica dei semi o della corteccia
L’Ippocastano esplica attività vasoprotettive e vasocostrittrici, antiedemigene, antinfiammatorie, diuretiche, fludificanti del sangue, venotrope e cappilarotrope, decongestionanti pelviche e prostatiche .
Indicazioni: Varici, ulcere varicose, flebiti e tromboflebiti, edemi, emorroidi, capillariti, diminuzione del tono venoso, prostatiti, ipertrofia prostatica, stasi pelvica, geloni.
Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Gemmoderivato delle gemme fogliari
Il gemmoderivato possiede spiccate proprietà flebotoniche soprattutto a livello di vasi venosi pelvici ed emmoroidari.
Indicazioni: Emorroidi, ipertrofia prostatica, varicocele, stasi pelvica, varici, ulcere varicose, acrocianosi, geloni, tromboflebiti emmorroidarie.
Posologia: 50 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche: AMAMELIDE, CENTELLA ASIATICA, ERIGERO, MELILOTO, PILOSELLA, RUSCO, QUERCIA O ROVERE, VERBASCO, VITE ROSSA
Formato
100 ml
Disponibile
Peso | 0.22 kg |
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Famiglia: Betulaceae
Specie: Alnus glutinosa L. Gaertner.
Habitat: Terreni umidi soprattutto lungo i fiumi.
Parte utilizzata: gemme.
Epoca di raccolta: In primavera.
Albero che può raggiungere un’altezza di 25 metri ma che spesso ha una crescita arbustiva. Le foglie alterne, picciolate, sono da obovate a ellittiche, cuneate o arrotondate alla base, con picciolo lungo circa 2 cm. L’apice delle foglie è ottuso, quasi come troncato. I frutti sono strobili grandi poco più di una ciliegia. L’ontano nero può essere confuso con quello bianco e l’ontano napoletano e si distingue da questi per le foglie, non troncate all’apice nel primo e cordate nel secondo.
Curiosità
Il termine alnus deriva dal celtico e significa “in prossimità dell’acqua”, il nome specifico “glutinosa” deriva invece da glutine ed è riferito alla sostanza appiccicosa che ricopre le gemme. Anticamente l’albero era temuto perché il suo legno, quando viene tagliato, si tinge di un rosso arancio che ricorda il sangue. Nel folklore celtico è associato alle fate: si credeva che all’interno del suo tronco si nascondesse l’entrata al regno incantato.
Uso interno
Gemmoderivato delle gemme
È un efficace rimedio nei processi infiammatori cronici e acuti a carico delle mucose. Inoltre agisce specificatamente sul tono delle arterie cerebrali.
Indicazioni: Affezioni polmonari acute e croniche, sinusiti, faringiti, tracheiti e bronchiti, tonsilliti, infiammazioni urinarie, tromboflebiti, cefalea vasomotoria, orticaria (da farmaci e alimentare), fasi post-infartuali da miocardio.
Posologia: 50 gocce in poca acqua due volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche (gemmoderivati): RIBES NERO, IPPOCASTANO, FICO, ALBERO DI GIUDA O SILIQUASTRO
Formato
100 ml
Ampelopsis veitichii Gemmoderivato
Nome scientifico: Parthenocissus tricuspidata (Siebold et Zucc.) Planch.
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Specie: Alnus glutinosa L. Gaertner.
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Parte utilizzata: gemme.
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Olea europaea Gemmoderivato
Nome scientifico: Olea europaea
Parte utilizzata: Giovani getti freschi
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
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100 ml
Quercus pedunculata Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Fagaceae
Specie: Quercus pedunculata Ehrh. sin. Quercus robur L.
Habitat: Boschi planiziali.
Parte utilizzata: gemme.
Epoca di raccolta: Primavera
La farnia ha tronco robusto e negli esemplari isolati si ramifica in grosse branche perdendo presto la sua identità, formando una chioma molto ampia che nella parte basale è formata da rami grossi e portati orizzontalmente. Le foglie sono caduche a contorno obovato-oblunghe, più larghe nel terzo distale, ristrette alla base e leggermente e irregolarmente asimmetriche con 5-7 lobi ampi e seni arrotondati e presso il corto picciolo si formano due caratteristici piccoli lobi ineguali. Le ghiande, simili al rovere, si distinguono per il lungo peduncolo, da cui il nome specifico.
Curiosità
Quercia deriverebbe da due parole celtiche, “Kaer + quer” = bell’albero, secondo altri deriverebbe invece dal greco Ruvido, in riferimento alla corteccia. Il nome specifico “pedunculata” è invece un chiaro riferimento alla ghiande unite ai rami da un lungo peduncolo.
Uso interno
Gemmoderivato delle gemme
Le gemme possiedono proprietà stimolanti delle ghiandole surrenali e regolarizzatici dell’apparato intestinale.
Indicazioni: Surmenage fisico, astenia sessuale, stipsi, ipotensione.
Posologia: 30 gocce in poca acqua due volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche (gemmoderivati): RIBES NERO, SEQUOIA, MIRTILLO ROSSO
Formato
100 ml
Ribes nigrum Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Saxifragaceae (Grossulariaceae)
Specie: Ribes nigrum L.
Habitat: Zone montane delle Alpi e coltivato.
Parte utilizzata: Foglie/gemme
Epoca di raccolta: Primavera.
Arbusto legnoso alto fino a 150-180 cmcon foglie simili a quella della vite. I fiori, riuniti in gruppi di 2-4 sono peduncolati e posti all’ascella delle foglie. I frutti sono neri e grandi come le bacche del mirtillo.
Curiosità
Il termine Ribes deriva dal nome arabo di una pianta dal succo piacevole e acidulo probabilmente da “Ribas” = rabarbaro .Tuttavia, data l’origine nordica della pianta sussistono dubbi su quest’etimologia. Molti sostengono che il termine ribes sia invece di origine metaforica: dal latino uva con riferimento soprattutto all’uva spina. Altri nomi: Uva spina nera, uva ramà, piperella.
Le gemme frantumate emanano un odore sgradevole del tutto identico a quello dell’urina di gatto.
Principi attivi
Olii essenziali in tracce, tannini, vitamina C, rutina, isoquercitina.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica delle foglie
Possiede proprietà antireumatiche, antiallergiche, diuretiche e astringenti.
Indicazioni: Reumatismi, gotta, riniti allergiche, riniti croniche, sintomatologie allergiche a carico delle vie respiratorie.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Gemmoderivato delle gemme
Il macerato glicerico è più attivo della soluzione nel trattamento delle allergie sia a livello preventivo che sintomatico. Possiede infatti proprietà antiallergiche, spiccatamente antinfiammatorie e stimolanti le ghiandole surrenali.
Indicazioni: Allergie (asma bronchiale, riniti e congiuntiviti allergiche da polline, orticaria, allergie da farmaci), stati infiammatori in genere, cistiti ovariche e fibromi uterini, cefalea, ipotensione arteriosa, astenia.
Posologia: 50 gocce in poca acqua 2 volte al giorno (a digiuno mattina e pomeriggio).
Note
Il gemmoderivato di Ribes nigrum esplica un’azione cortison-simile. Nel caso di sindromi allergiche è consigliabile iniziare il trattamento 2-3 mesi prima del periodo sintomatico.
Droghe sinergiche (riferite al gemmoderivato): ELICRISO (allergie) e gemmoderivati di: CARPINO BIANCO (sinusiti croniche), NOCCIOLO (enfisema), FICO (gastriti ed eritemi solari), NOCE (eczemi infetti), SEQUOIA (fibromi uterini e ipertrofia prostatica) e molti altri qualora si voglia associare all’azione specifica di un potente antinfiammatorio.
Formato
100 ml, 500 ml o 1 l.
Rosa canina Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Rosaceae
Specie: Rosa canina L.
Habitat: Ovunque fino alla media montagna.
Parte utilizzata: Cinorrodi (bacche)/giovani getti.
Epoca di raccolta: Primavera (i giovani getti)-autunno (i cinorrodi).
Arbusto legnoso alto fino a 3 metri con rami densamente spinosi. Pianta con radici molto profonde che predilige luoghi assolati. Le foglie sono disposte in modo alterno e composte da 7 foglie finemente dentate. I fiori profumati, hanno 5 petali bianchi o rosati. A maturità questo ricettacolo, divenuto rosso vivo, si trasforma in frutto, il cinorrodio.
Curiosità
Il nome “Rosa” secondo alcuni deriverebbe “vrad o vrod “= “flessibile” con allusione alla flessibilità dei rami. Per altri dal celtico “rhood o rhuud” = “rosso”. Il nome delle specie deriva dal greco “Kynosbator” “kynos” = “cane” “batos” = “arbusto spinoso” , da ricollegare all’uso che si faceva un tempo della radice di questa pianta per curare la rabbia.
Principi attivi
Vitamina C (0,24-1,25%), tannini, vitamina A, acido nicotinico, riboflavina, carotenoidi, flavonoidi, acido malico, acido citrico, carboidrati, pectine, acidi organici, carotenoidi, rubixantina, licopina, b-carotene, antociani.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica dei cinorrodi
La rosa canina possiede proprietà ipoglicemizzanti, antiscorbutiche, immunostimolanti e immunomodulanti, blandamente lassative, depurative e drenanti.
Indicazioni: glicemia, tonsilliti, scorbuto, stati influenzali, affezioni delle prime vie respiratorie (faringiti e rinofaringiti), infiammazioni uro-genitali, stipsi, diarrea, diabete mellito.
Posologia: 30-40 gocce in poca acqua due volte al giorno prima dei pasti principali.
Tisana
Infuso dei cinorrodi (liberati dai semi e dai peli) al 2-3% per 15 minuti in acqua calda ma non bollente.
Droghe sinergiche: ACEROLA, CRESPINO, OLIVELLO SPINOSO.
Uso interno
Gemmoderivato dei giovani getti
Il gemmoderivato, rispetto alla tintura, è più indicato come antinfiammatorio e antiallergico delle prime vie respiratorie.
Indicazioni: Raffreddori, rinofaringiti e tracheobronchiti, tonsilliti, otite nei bambini.
Posologia: 50 gocce in poca acqua una volta al giorno.
Droghe sinergiche (gemmoderivati): ABETE BIANCO, FAGGIO, PINO MUGO, OLMO, VITE CANADESE, RIBES NERO.
Formato
100 ml