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Crataegus oxyacantha Gemmoderivato
€18.50
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Betulaceae
Specie: Alnus glutinosa L. Gaertner.
Habitat: Terreni umidi soprattutto lungo i fiumi.
Parte utilizzata: gemme.
Epoca di raccolta: In primavera.
Famiglia: Rosaceae
Specie: Crataegus oxyacantha L.
Habitat: Ovunque dalla pianura alle zone montane in cespuglieti e macchie.
Parte utilizzata: Sommità fiorite, bacche, giovani getti.
Epoca di raccolta: Primavera (in autunno le bacche).
Arbusto o alberello alto fino a 4-5 metri, spinoso con foglie divise e bacche rosse sferiche portanti più semi. Si può confondere con la sp. monogyna dalla quale si distingue principalmente per il numero di semi che in quest’ultima sono uno per bacca (appunto monogyna). Molti erroneamente confondono il biancospino con il Prugnolo (Prunus spinosa) che oltre ad essere più piccolo fiorisce prima di emettere le foglie e presenta bacche più grandi e violacee.
Curiosità
Il nome è un evidente riferimento ai fiori bianchi riuniti in densi corimbi ed alle spine. Assieme al prugnolo e il rovo, al contrario di oggi, la sua crescita era favorita dai contadini lungo i bordi dei campi in quanto oltre a costituire una barriera fisica quasi impenetrabile favorivano il rifugio o la nidificazione ad uccelli insettivori e insetti predatori che a loro volta limitavano la presenza di insetti parassiti delle coltivazioni.
Principi attivi
Flavonoidi 1-2,5% (vitexina, quercitina, iperoside), triterpeni 1,5% (acido ursolico, crategolico, oleanolico), amine (fenetilanina, tiratina, colina, acetilcolina), acidi fenolici, catechine, aminopurine, olii essenziali (tracce).
Uso interno
Soluzione idroalcoolica delle sommità fiorite
Il biancospino è uno dei rimedi naturali più utilizzati in fitoterapia grazie alle sue note e comprovate proprietà ipotensive, sedative e antisclerotiche.
Indicazioni: Aritmie, ipertensione arteriosa, insonnia, arteriosclerosi, disturbi della menopausa, angina pectoris, stati di ansia o di irritabilità.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti e alla sera prima di coricarsi.
Anche le bacche possiedono le medesime proprietà.
Gemmoderivato dei giovani getti
Stesse proprietà e indicazioni della soluzione idroalcoolica ma con un’azione tale da essere indicata principalmente nei casi di insufficienza cardiaca, alterazione della frequenza del ritmo cardiaco e per capillariti.
Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Tisana
La tisana si prepara con infuso all’ 1-2% lasciato in acqua bollente per almeno 20 minuti. All’infuso possono anche essere aggiunte 3-4 bacche mature fresche o secche.
Droghe sinergiche: CAMOMILLA, CARDIACA, ESCOLZIA, GINKGO BILOBA, OLIVO, PASSIFLORA, VALERIANA OFFICINALE,VALERIANA ROSSA,VISCHIO, ZENZERO
Formato
100 ml
Disponibile
Peso | 0.22 kg |
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Abies pectinata Gemmoderivato
Nome scientifico: Abies alba Mill.
Parte impiegata: Gemme fresche
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Formato
100 ml
Calluna vulgaris Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Ericaceae
Specie: Calluna vulgaris L.
Habitat: Praterie alpine e zone acquitrinose.
Parte utilizzata: sommità fiorite/giovani getti.
Epoca di raccolta: Luglio-agosto.
Piccolo arbusto perenne alto circa 20-25 cm. con foglie brevi e sottili disposte lungo i fusti (come un piccolo rosmarino) i fiori, piccolissimi e bianco-rosei, sono sparsamente distribuiti nella parte superiore come campanelline richiuse.
Curiosità
Il nome del genere viene dal greco “kallynein” = pulire da qui il detto “per far scope”. Il nome Erica deriva dal greco Eréiko ( frangere ) perchè si credeva fosse utile per spezzare i calcoli renali; secondo altri, perchè i rami sono molto fragili, e secondo altri ancora per la proprietà di rompere la roccia con le sue radici. Altro nome volgare è “Brugo” = piccola scopa.
Principi attivi
Arbutina, acido citrico, acido fumario, idrochinone, quercitina, miricetina, tannino catechico, e olii essenziali in tracce.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica delle sommità fiorite
L’erica possiede proprietà diuretiche, blandamente antisettiche delle vie urinarie e debolmente sedative.
Indicazioni: Infiammazioni delle vie urinarie, uretriti, cistiti, litiasi pratica.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Gemmoderivato dei giovani getti
Nelle preparazioni a base di tessuti meristematici l’erica ha proprietà antinfiammatorie e antidegenerative.
Indicazioni: Processi degenerativi cronici, artrite reumatoide, pielonefrite cronica, infezioni delle vie urinarie, prostatiti, calcolosi delle vie urinarie.
Posologia: 40 gocce in poca acqua due volte al giorno (al mattino e la sera prima di coricarsi).
Tisana
Preparare un infuso al 2-3% lasciando infondere per circa 10 minuti.
Droghe sinergiche: CORBEZZOLO, UVA URSINA
Formato
100 ml
Carpinus betulus Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Corylaceae
Specie: Carpinus betulus L.
Habitat: Terreni ricchi di umus fino alla zona pedemontana
Parte utilizzata: gemme.
Epoca di raccolta: In primavera.
Albero alto fino a 25 metri con foglie ellittiche seghettate di forma obovato-lanceolata finemente seghettate molto più lunghe che larghe rispetto alle altre specie di Carpinus. I frutti sono detti “nucule” e sono inseriti in una brattea trilobata con il lobo centrale molto più lungo. Queste caratteristiche differenziano il carpino bianco da quello nero con il quale condivide spesso lo stesso habitat.
Curiosità
Carpinus pare derivi dal celtico come unioner tra Car = legno e Pen = capo/estremità si ritiene infatti che il legno del carpino fosse utilizzato per i gioghi dei buoi.
Uso interno
Gemmoderivato delle gemme
Le gemme del carpino possiedono proprietà cicatrizzanti e antiemorragiche, antispasmodiche delle vie respiratorie e antitussive.
Indicazioni: Alterazioni del periodo di sanguinamento, ipopiastrinemie, sinusite, tosse e faringite.
Posologia: 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Droghe sinergiche (gemmoderivati): RIBES NERO
Formato
100 ml
Corylus avellana Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Corylaceae
Specie: Corylus avellana L.
Habitat: Dalla zona collinare a quella montana.
Parte utilizzata: Foglie e corteccia/gemme.
Epoca di raccolta: Primavera-estate.
Arbusto alto 3-4 metri, a volte anche fino a 10 metri. Foglie alterne tondeggianti, acuminate all’apice, con margine a doppia dentatura, tomentose nella pagina inferiore. Il picciolo è breve e tomentoso. Fiori maschili in amenti penduli, di color giallastro, ricchi di polline a diffusione anemofila. Fiori femminili presenti sulla stessa pianta poco appariscenti, a forma di gemma, provvisti di un breve ciuffetto di stimmi color rosso vivo. I frutti, le note nocciole sono circondati quasi interamente da un involucro fogliaceo, dentato o irregolarmente frastagliato.
Curiosità
Corylus deriva dal greco “koris” = elmo, per la forma dell’involucro ricoprente i frutti; il termine specifico deriva dal latino “nux abellana”, cioè noce di Avellino, per la ricchezza di nocciole del territorio di quella città fin dai tempi antichi.
Principi attivi
Foglie: olii essenziali, beta-sitosterolo, tarasserolo, flavonoidi, miricitroside, tannini, saccarosio. Corteccia: tracce di olii essenziali, tannini, flobafene, resine, olio fisso, sitosterina, betulina.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica
Proprietà flebotoniche, antiedematose, antinfiammatorie, cicatrizzanti, antiemorragiche.
Indicazioni: Problemi circolatori (insufficienza) agli arti inferiori, emorragie, varici ed ulcere varicose, emorroidi, dismenorrea, menometrorragie.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre-quattro volte al giorno lontano dai pasti.
Note
La soluzione idroalcoolica di nocciolo sostituisce validamente quella di Amamelide.
Gemmoderivato delle gemme
Proprietà antianemiche, stimolante le cellule di Kupfer, antisclerotiche e antiarteriosclerotiche.
Indicazioni: Anemie ipocromiche e microcitiche, cirrosi, epatiti croniche, enfisema polmonare, bronchiti, arteripatie obliteranti soprattutto a carico degli arti inferiori.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Formato
100 ml
Fagus sylvatica Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Fagaceae
Specie: Fagus sylvatica L.
Habitat: In montagna dagli 800 ai 1900 metri
Parte utilizzata: corteccia/gemme.
Epoca di raccolta: Primavera.
Albero maestoso che può raggiungere i 40 metri di altezza con corteccia liscia e grigiastra dal portamento rettilineo nei fitti boschi monospecifici e più contorto negli esemplari isolati. Le foglie sono alterne, di un colore verde-lucido, ovate, con margine ondulato e apice appuntito, glabrescenti a maturità e con ciuffi di peli rossastri all’ascella delle nervature della pagina inferiore. I frutti, detti “faggiole” sono acheni racchiusi in una cupola spinescente e sono molto graditi da scoiattoli e orsi.
Curiosità
Faggio o “Fagus” deriva dal greco-dorico Phāgós Phēgós, che stava ad indicare una particolare quercia i cui frutti erano edibili anche dall’uomo; sylvatica dal latino silvaticus = che vive nei boschi. Il faggio era albero sacro ai Celti, spesso sul suo tronco si sviluppano piccoli nodi legnosi (detti “memorie”)che essi asportavano e intagliavano (ne perfezionavano la sfericità) per farne collane con le quali ornavano i fanciulli. Gli acheni (faggiole), nei tempi di carestia, venivano raccolti e tostati per fare il “caffè dei poveri”.
Principi attivi
Sostanze fenoliche (creosoto, guajacolo), tannini.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica della corteccia
Questo tipo di preparato non è molto utilizzato ma possiede ottime proprietà febbrifughe e astringenti e antisettiche.
Indicazioni: Stati febbrili.
Posologia: 40 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Tisana
Decotto al 3% fatto bollire per 15 minuti.
Gemmoderivato delle gemme
Molto più utilizzato nelle forme fitoterapiche il gemmoderivato possiede proprietà stimolanti l’attività delle cellule di Kupfer e aumenta la produzione di gamma-globuline.
Indicazioni: Ipogammaglobulinemie acquisite (da infiammazioni recidivanti e ipoimmunità da stress), fibrosclerosi secondaria a processi infiammatori non suppurativi, obesità da ritenzione idrica.
Posologia: 50 gocce in poca acqua una volta al giorno (al mattino).
Droghe sinergiche (gemmoderivati): ROSA CANINA, BETULLA LINFA.
Formato
100 ml
Fraxinus excelsior Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Oleaceae
Specie: Fraxinus excelsior L.
Habitat: Luoghi umidi fino alla zona pedemontana.
Parte utilizzata: foglie e scorza della corteccia/gemme
Epoca di raccolta: Primavera le gemme, estate le foglie e la corteccia.
Albero alto 20-25 metri con foglie imparipennate ellittiche finemente seghettate e più fitte rispetto al Fraxinus ornus.
Curiosità
Il termine sia volgare che latino deriva dal greco “phrassein” = assiepare in quanto adatto per creare siepi.
Principi attivi
Cumarine (frassina, frassetina, frassinolo), Flavonoidi (esculetina, escina, rutina, quercitina), Olii essenziali, acidi organici, tannini, vitamina C.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica delle foglie e corteccia
Possiede proprietà diuretiche, diaforetiche, antiuricemiche, antinfiammatorie e leggermente lassative.
Indicazioni: Artrosi, gotta, iperuricemia, stipsi.
Posologia: 45 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Gemmoderivato delle gemme
Possiede proprietà diuretiche, uricosuriche e ipocolesterolemizzanti.
Indicazioni: Ipercolesterolemia e iperuricemia.
Posologia: 30 gocce in poca acqua due volte al giorno lontano dai pasti.
Tisana
L’infuso delle foglie e corteccia al 3% in acqua bollente per 15minuti.
Droghe sinergiche: BETULLA, CENTELLA ASIATICA, FRAGOLA, FUMARIA, LESPEDEZA, MAIS, ONONIDE, ORTICA, PILOSELLA, RIBES NERO, SAMBUCO, TARASSACO, VERGA D´ORO, VITE ROSSA
Formato
100 ml
Juniperus communis Gemmoderivato
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Famiglia: Cupressaceae
Specie: Juniperus communis L.
Habitat: Cespuglieti montani.
Parte utilizzata: galbule (bacche mature)/giovani getti nel gemmoderivato
Epoca di raccolta: Tutto l’anno le bacche, in estate i giovani getti.
Arbusto alto fina a 2-3 metri con aghi acuminati e bacche di colore violaceo. Specie affine è Juniperus oxycedrus che si distingue per la bacche più grandi e di colore marrone-ossido. Il ginepro è specie pioniera importantissima e per questo è specie protetta.
Curiosità
Per alcuni il nome deriva dal celtico e significa “spinoso”. Secondo altri deriva da latino “junior” e “pario” = generare nuovi frutti (nella pianta maturano nuove bacche mentre le altre cadono). C’è infine chi collega tale significato con gli effetti sulle contrazioni uterine e quindi sul parto.
Dalle bacche si ottiene il Gyn che non è un distillato delle bacche ma viene ottenuto mediante la macerazione a freddo di queste in alcool da cereali.
Principi attivi
Olii essenziali 1-2% (mircene, sabinene, alfa e beta pinene, 1-4 cineolo, p-cimene, camfene, limonene, borneolo, geraniolo, cadimene, terpinen-4-olo), acidi di terpenici (mirceo comunico, turulosico, sandaracopimarico, isopimarico), tannini catechici, leucoantocianidine, flavonoidi, zuccheri invertiti, miscela di amari, vitamina C.
Uso interno
Soluzione idroalcoolica delle bacche o galbule
Possiede proprietà antisettiche, balsamiche, diuretiche, ipoglicemizzanti, antireumatiche, eupeptiche, carminative.
Indicazioni: Cistiti e uretriti, edemi, iperuricemia, bronchite catarrale cronica, flautolenze, diabete, turbe dispeptiche, reumatismi, artrosi cronica.
Posologia: 35 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Gemmoderivato dei giovani getti
Possiede proprietà protettive sugli epatociti, antidiabetiche, diuretiche, ipocolesterolemizzanti, antiuricemiche.
Indicazioni: Cirrosi epatica, epatite cronica, epatite da farmaci o sostanze tossiche, diabete mellito, ipercolesterolemia, iperuricemia, insufficienza renale, calcolosi renale.
Posologia: 35 gocce in poca acqua tre volte al giorno lontano dai pasti.
Tisana
L’infuso all’ 1-1,5% in acqua bollente per almeno15 minuti.
Droghe sinergiche: LEVISTICO
Formato
100 ml
Pinus montana Gemmoderivato
Nome scientifico: Pinus mugo Turra
Parte impiegata: Gemme fresche
Soluzione glicerica caratterizzata dall’utilizzo di tessuti meristematici freschi (gemme, germogli, linfa o altri giovani tessuti), raccolti allo stato spontaneo, lavorati immediatamente per garantire l’unicità del fitocomplesso e successivamente diluiti alla 1D (prima soluzione decimale).
Formato
100 ml